mercoledì 15 febbraio 2017

Pro e contro dell’agricoltura conservativa: quanto ha senso incentivarla?

Da qualche anno va diffondendosi la cosiddetta "Agricoltura Conservativa", una tecnica produttiva basata sull'alterazione minima del suolo, la copertura del terreno con residui colturali e la rotazione delle colture. L'alterazione minima del suolo significa, in sostanza, rinunciare all'aratura del terreno, pratica che da sempre garantisce una naturale riduzione degli infestanti e dei parassiti. Purtroppo, in ragione della mancata aratura, può verificarsi un'elevata germinazione delle erbe infestanti, con la conseguenza di un maggiore utilizzo di diserbanti, e di comparsa di infezioni fungine, la formazione di micotossine e insetti dannosi, che portano poi all'utilizzo di fungicidi e altri prodotti chimici. Non è quindi del tutto sorprendente che risultino impegnate nella promozione dell'agricoltura conservativa anche aziende multinazionali di prodotti chimici per l'agricoltura, ovvero promotrici di prodotti transgenici che, come noto, si difendono dai parassiti grazie ad alterazioni del dna della pianta e dalla combinazione con antiparassitari.

La nostra Regione, tramite una specifica misura del Programma di Sviluppo Rurale (PSR) 2014-2020, in accordo con direttive comunitarie, promuove l'agricoltura conservativa con 4,8 milioni di euro, fornendo un sostegno a compensazione dei costi aggiuntivi e dei mancati ricavi rispetto all'agricoltura convenzionale, per la coltivazione di cereali, colture erbacee industriali e foraggere a ciclo annuale. Attenuare la lavorazione dei terreni produce alcuni effetti positivi in determinate situazioni (in particolare in ambienti collinari limita i fenomeni di erosione del terreno), ma ai benefici fanno da contraltare potenziali conseguenze negative, quale appunto un maggiore ricorso a pesticidi. Se in linea teorica l'agricoltura conservativa può ritenersi una pratica volta alla tutela dell'ambiente naturale ed alla protezione della biodiversità, nella pratica rischia di tradursi in una pratica che comporta un maggiore utilizzo di prodotti chimici.

Alla luce di ciò è lecito porsi delle domande. Per questo motivo ho presentato un'interrogazione (che potete leggere qui) per chiedere quali siano state le valutazioni, sotto il profilo della sostenibilità ambientale, che hanno condotto la Regione ad incentivare tale pratica. Ho inteso porre all'attenzione della Giunta il rischio che la promozione dell'agricoltura conservativa possa nei fatti porsi in contrasto con altre tecniche agronomiche innovative e di difesa delle colture volte a garantire la migliore produzione agricola con il minor uso di pesticidi, quali la produzione integrata e biologica, fondate sulle naturali interazioni tra organismi viventi, pedoclima e azione dell'uomo (e che escludono l'impiego di prodotti chimici di sintesi).

Ho appena ricevuto risposta alla mia interrogazione dall'Assessore all'Agricoltura (trovate qui la risposta), nella quale si ripercorrono puntualmente l'iter amministrativo e le relative fasi di monitoraggio e valutazione, disposte a garanzia della partecipazione effettiva di tutte le parti interessate e di un approccio consapevole da parte della Regione. Nella risposta si sostiene che non vi sono rischi connessi ad un maggiore uso di prodotti chimici nell'agricoltura conservativa: diciamo che è senz'altro un interessante contributo al dibattito in corso sul tema.

Scopo dell'interrogazione (e di questo mio post) è appunto un tentativo di sollecitare una riflessione, sulla base di opportuni riscontri, misurazioni e valutazioni, in merito alle prospettive future dell'incentivazione dell'agricoltura conservativa, anche in relazione al supporto alla produzione integrata e biologica. La risposta della Giunta rappresenta un contributo di conoscenza sulla questione, ma forse varrebbe la pena di verificare sul campo se l'agricoltura conservativa porti ad un aumento dell'uso dei prodotti chimici o meno. In generale continuo a pensare che una riflessione sia opportuna e mi riservo di verificare l'evoluzione delle politiche regionali finalizzate alla riduzione dell'impatto ambientale delle attività agricole.

Pro e contro dell'agricoltura conservativa: quanto ha senso incentivarla?
Giuseppe Paruolo

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lunedì 6 febbraio 2017

Fukushima e il peccato originale

E' di pochi giorni fa la notizia che in uno dei reattori di Fukushima ci siano livelli record di radiazioni a causa di una falla che si è aperta di recente. La notizia è comparsa fugacemente in coda ai telegiornali e poi è stata rapidamente archiviata. Credo invece sia una buona occasione per riflettere sul grave pericolo per l'umanità rappresentato dalla presunzione di poter maneggiare con sicurezza processi che hanno un potenziale enorme di devastazione, come sono appunto gli impianti a fissione nucleare.

E' un tema di grande attualità, visto che in questi anni sono state concesse numerose proroghe al funzionamento di centrali nucleari di cui era prevista la dismissione dopo 40 anni e che invece sono tuttora operative.

Possiamo stare tranquilli? Le molteplici misure di sicurezza adottate in questi impianti sono tali da fare fronte ad ogni eventualità? Purtroppo la risposta è no.

Ce lo insegna la storia: proprio Fukushima era un impianto "ultrasicuro", ma poi non ha retto alla combinazione terremoto + tsunami che purtroppo si è verificata.

Ma più in generale dobbiamo riconoscere che la presunzione dell'uomo di poter imbrigliare e manipolare la natura, mantenendo tutto sotto controllo, non sempre regge alla prova dei fatti. Nonostante le molteplici evidenze, è un peccato di presunzione che si continua a commettere, in molti campi. E le molte voci che provano a segnalare il rischio, restano spesso inascoltate.

In Jurassic Park, Michael Crichton scrive "Il pianeta non è in pericolo. Noi siamo in pericolo. Non abbiamo il potere di distruggere il pianeta, o di salvarlo. Ma abbiamo il potere di salvare noi stessi.". E affida al personaggio di Ian Malcolm, matematico e studioso della teoria del caos, il compito di segnalare che non è realistico pensare di aver previsto tutto quando si scherza col fuoco (in quel caso, la genetica e i dinosauri). Nel film "Sindrome cinese" è proprio una centrale nucleare il teatro di una serie di eventi che rendono possibile il disastro (si chiama "sindrome cinese" perché il nocciolo del reattore fuori controllo potrebbe sprofondare in modo indefinito, e agli antipodi degli USA c'è la Cina). Nel film "War Games", è il computer che sta per lanciare i missili termonucleari pensando che sia un gioco, che alla fine si rende conto che non può funzionare, e dice: "Strano gioco: l'unica mossa vincente è non giocare.". Se vogliamo guardarla dal punto di vista umoristico, non possiamo non citare la Legge di Murphy, che ci dice che "se qualcosa può andare male, andrà male". Guardando al tema dal punto di vista religioso, mangiare dall'albero del bene e del male – associato al peccato originale – rappresenta proprio la mancata accettazione da parte dell'uomo del proprio ruolo di creatura, che poteva vivere in armonia col creato, per ambire invece a mettersi al posto di Dio.

Insomma, quali che siano le vostre convinzioni religiose o filosofiche, sarebbe bene comprendere che sottovalutare il potenziale distruttivo dell'energia nucleare e peccare di presunzione nel maneggiare questo tema, rappresenta un rischio significativo per la vita sulla terra. Se ancora esiste un'intelligenza collettiva – cosa su cui ultimamente è lecito nutrire più di un dubbio – dovrebbe mettere meglio a fuoco questo concetto. Idea che, a mio avviso, sarebbe da tenere ben presente in generale, sulle tematiche dell'ambiente e dell'ecologia ma non soltanto, e che richiederebbe scelte coraggiose da fare in tempi abbastanza rapidi: insomma, prima che sia troppo tardi.

Fukushima e il peccato originale
Giuseppe Paruolo

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mercoledì 1 febbraio 2017

News del 31 gennaio 2017

Cari tutti, eccoci al consueto aggiornamento mensile, il primo di questo 2017.

Volontari dall'Emilia-Romagna nelle zone colpite dal sisma

"Quando abbiamo estratto la prima bimba di sei anni, non ci potevamo credere. È stata una vera linfa vitale. Siamo estremamente orgogliosi dell'impresa fatta e siamo anche preparati mentalmente e fisicamente al peggio, ma ho negli occhi Ludovica che mi chiede i biscotti, l'acqua, e la sua mamma, e questo basta per andare avanti". Sono parole di Christian Labanti, uno dei volontari bolognesi impegnati nelle operazioni di soccorso all'Hotel Rigopiano di Farindola nel pescarese, travolto il 18 gennaio da una slavina. A Christian Labanti, Agostino Zini, Alessandro Tedeschi e Daniele Nasci, e alle decine di volontari e operatori della Protezione civile regionale che sono al lavoro nelle aree colpite dal sisma, va tutto il nostro ringraziamento e la nostra riconoscenza. Per parte nostra, ricordiamoci l'enorme impegno che abbiamo di fronte: quello di arrivare a fare sì che tutte le case che si costruiscono in Italia siano in grado di resistere ai terremoti e collocate in modo tale da evitare altri rischi idrogeologici.

Report di un anno in Regione

Una legge regionale come primo firmatario e relatore; un'altra legge regionale come relatore; 6 interrogazioni ed interpellanze (di cui 4 come primo firmatario); 32 risoluzioni; 3 ordini del giorno; 2 progetti di legge: sono alcuni numeri della mia attività istituzionale nel 2016 come consigliere nell'Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna. Sono contenuti in un Report sull'attività del gruppo PD, se vi interessa trovate tutto in questo post.

Una scelta che aiuta le persone in attesa di trapianto di rene

Approvata la mia risoluzione sui trapianti di rene da donatore vivente extracomunitario: in Assemblea Legislativa ha ottenuto il voto favorevole di PD, M5S e SEL e nessun contrario. Ora la Giunta dovrà definire le modalità per porre a carico del Servizio sanitario regionale, nel caso di donatore di rene vivente che sia cittadino extracomunitario non residente in Italia, i costi per le relative prestazioni sanitarie. Nel documento chiediamo inoltre di sollecitare il Governo a stipulare convenzioni sanitarie con quei Paesi che ancora non ne hanno. È una proposta concreta, chiesta a gran voce dalle associazioni dei trapiantati e in particolare dall'ANTR. Un provvedimento che supera il luogo comune che vede contrapposti cittadini italiani ed extracomunitari nell'accesso ai servizi, perché andrà a vantaggio di tutti: di chi così riceve un organo, degli altri in lista di attesa, delle finanze pubbliche (infatti si ottiene anche un risparmio rispetto ai costi della dialisi). Un approfondimento in questo mio post.

Brevi dalla Regione

Seduta congiunta della Commissione Cultura, scuola formazione, lavoro, sport e legalità, da me presieduta, e della Commissione Politiche per la salute e politiche sociali sul progetto "Un dono consapevole". Nata dalla collaborazione tra le associazioni di volontariato promotrici del dono di organi, sangue e midollo, l'iniziativa è rivolta agli studenti delle scuole secondarie superiori della provincia di Bologna, ed ha lo scopo di sensibilizzare i ragazzi a vigilare sulla propria salute, attraverso l'acquisizione di comportamenti consapevoli, responsabili e solidali.

In occasione della Giornata della Memoria, abbiamo inaugurato in Regione la mostra "Immagini dal silenzio", la prima mostra fotografica in Italia dedicata alle responsabilità italiane nella deportazione degli ebrei nei lager nazisti. Ricordare è il modo migliore per coinvolgere i giovani e consegnar loro questa memoria, come hanno potuto sperimentare varie classi di liceo presenti in quella occasione, per scongiurare il ripetersi di errori e tragedie del passato. La mostra resterà aperta al pubblico dal lunedì al venerdì dalle ore 8 alle 19 fino al 24 febbraio.

Provvedimenti regionali e notizie

Ricostruzione: via libera a 51,6 milioni per il restauro di chiese e edifici storici. Scuola: alternanza scuola-lavoro per gli studenti delle superiori negli uffici della Regione. Raccolta differenziata: 1 milione di euro nel bando di Anci e Comieco per i Comuni (scadenza 31 marzo). Agricoltura: chiuso il primo bando sugli investimenti del Psr, arrivano 24,7 milioni per i progetti di sviluppo di 232 aziende. Parità: ecco il primo bilancio di genere della Regione. Agricoltura: dalla Regione 900mila euro per abbattere il costo dei prestiti alle imprese, priorità alle aziende frutticole colpite dalla cimice asiatica e ai giovani (domande fino al 28 marzo). Agricoltura: oltre 5,4 milioni nel secondo pacchetto di bandi per l'innovazione (domande entro il 31 marzo). Portale Allerta Meteo:sarà online da marzo la piattaforma multimediale, i cittadini potranno registrarsi e ricevere la notifica delle allerte. Gioco d'azzardo: raddoppiano i fondi della Regione per gli esercenti SlotFreeER, no slot machine entro 500 metri da scuole e luoghi di aggregazione giovanile. Elisoccorso: la Regione investe 3,2 milioni di euro l'anno in più e raddoppia il servizio, previsto anche nelle ore notturne. Fiere e mercati: prorogato al 31 marzo il termine per l'assegnazione di spazi su area pubblica. Casa: più semplice vendere agli inquilini gli alloggi delle società cooperative. Cinema e audiovisivo: 450 mila euro a bando per festival e rassegne (domande entro il 10 marzo). Piano regionale trasporti: conclusi i tre workshop partecipativi, la piazza di consultazione online resterà aperta fino 10 marzo 2017. Fusioni: istituito il Comune di Terre del Reno, nato dalla fusione dei Comuni di Mirabello e di Sant'Agostino (Fe). Tecnologie: online il rapporto Istat con i dati 2015 sulla "Diffusione dell'informazione e della comunicazione nelle P.A. locali". Qualità dell'aria: quasi 300 milioni e un pacchetto di 90 azioni per combattere lo smog nel Piano aria integrato regionale (Pair) 2020. Attrattività turistica: 15 milioni a bando per progetti innovativi nei settori turismo, commercio e cultura (domande fino al 28 febbraio). Vaccini: emanate le linee guida relative all'obbligo vaccinale per l'accesso ai servizi educativi per l'infanzia. Sviluppo industriale: nel 2016 finanziati dalla Regione 439 progetti. Agricoltura: online i corsi del Catalogo verde per aprire un birrificio, uno spaccio per la vendita diretta o allevare insetti. Imprese: alla Selcom di Castel Maggiore salvati tutti i posti di lavoro con l'acquisto da parte del gruppo olandese Van De Wiele. Explor-ER: viaggio virtuale alla scoperta delle eccellenze dell'Emilia-Romagna attraverso il maxi schermo touchwall.

Intervista a Ciao Radio

Ulivo e Partito Democratico: è uno degli argomenti su cui mi hanno intervistato qualche giorno fa a Ciao Radio, nel programma di rassegna stampa del mattino, con Ilaria Chia e Mario Spinosa. Abbiamo parlato anche di diversi altri argomenti, dalla cronaca locale al contesto internazionale. Chi fosse interessato in questo post trova la registrazione del programma.

Continuate a seguirmi sul mio sito e sulla pagina facebook. Vi ricordo inoltre il sito del gruppo PerDavvero. E se conoscete qualcuno interessato a ricevere questa mia mail periodica di aggiornamento, segnalatemelo, grazie!

Un caro saluto e alla prossima,
Giuseppe

News del 31 gennaio 2017
Giuseppe Paruolo

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lunedì 30 gennaio 2017

La mia attività da consigliere nel 2016: alcuni dati

1 legge regionale come primo firmatario e relatore; 1 legge regionale come relatore; 6 interrogazioni ed interpellanze (di cui 4 come primo firmatario); 32 risoluzioni (di cui 1 come primo firmatario); 3 ordini del giorno; 2 progetti di legge.

Sono alcuni numeri della mia attività istituzionale come consigliere nell'Assemblea Legislativa della Regione Emilia Romagna nell'anno 2016: il dettaglio lo trovate nell'estratto del Report del gruppo PD che mi riguarda.

A questo si aggiunge l'attività come Presidente della V Commissione (Cultura, scuola, formazione, lavoro, sport e legalità), che però non è contenuta nel Report.

La mia attività da consigliere nel 2016: alcuni dati
Giuseppe Paruolo

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Sull’Ulivo e il PD, e non solo (intervista a Ciao Radio)

Fatico a seguire il dibattito sulla necessità di costruire un "nuovo Ulivo". Se auspicarlo significa ricordare e rinnovare gli ideali di quella stagione, non posso che essere d'accordo. Lo dico da ulivista della prima ora, sceso in campo proprio perché sentivo la necessità di costruire una forza riformista che – superando gli steccati del passato – potesse candidarsi a guidare il futuro. Un processo che cominciò con l'alleanza di partiti diversi fino a quando non sfociò nella costituzione del Partito Democratico, punto di arrivo di quella prima fase e punto di partenza di quella che stiamo vivendo, in cui siamo chiamati a renderlo sempre più adeguato alle sfide che questi tempi difficili ci propongono e all'altezza delle aspettative degli elettori. Se viceversa, vagheggiare un "nuovo Ulivo" significa avere nostalgia di quando l'Ulivo era un'alleanza di partiti diversi, e quindi implicitamente porre le premesse che portino ad una nuova frammentazione all'insegna del "marciare divisi per colpire uniti", credo che sarebbe un errore molto grave: non possiamo pensare di tornare indietro! E' invece necessario andare avanti, rispondere alla domanda centrale su quale sia l'idea di una sinistra moderna e di governo capace di dare risposte vere ed efficaci ai problemi presenti e futuri, realizzando pienamente la vocazione riformista del PD.

Di questo argomenti e di altri ho parlato qualche giorno fa a Ciao Radio, nel programma di rassegna stampa del mattino, intervistato da Ilaria Chia e Mario Spinosa. Qui sotto trovate la registrazione di tutta l'intervista.

Sull'Ulivo e il PD, e non solo (intervista a Ciao Radio)
Giuseppe Paruolo

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martedì 17 gennaio 2017

Una scelta che aiuta le persone in attesa di trapianto, accogliendo i donatori extracomunitari

Finalmente è arrivata in aula la mia risoluzione sui trapianti di rene da donatore vivente extracomunitario. L'Assemblea Legislativa l'ha approvata con il voto favorevole di Pd, M5s, Sel e nessuno contrario. Ora la Giunta dovrà impegnarsi a porre a carico del servizio sanitario regionale, nel caso di donatore di rene vivente che sia cittadino extracomunitario non residente in Italia, i costi per le relative prestazioni sanitarie. Nel documento chiediamo inoltre di sollecitare il Governo nazionale a stipulare convenzioni sanitarie con quei Paesi che ancora non ne hanno, al fine di consentire il trapianto a pazienti da parte di un possibile familiare donatore extracomunitario.

È una proposta concreta che supera il luogo comune che vede contrapposti cittadini italiani e cittadini extracomunitari nell'accesso ai servizi, e se attuata, andrebbe a vantaggio degli uni e degli altri, garantendo anche un risparmio per le finanze pubbliche.

L'insufficienza renale cronica terminale colpisce circa 3300 cittadini della nostra Regione, persone che per vivere devono sottoporsi all'emodialisi: trattamento faticoso per i pazienti e costoso per la collettività. Fra queste persone in attesa di trapianto di rene vi sono alcune centinaia di cittadini extracomunitari.

Il trapianto da donatore vivente può e deve essere promosso, perché consente di salvare ancora più vite e smaltire le lunghe liste d'attesa. Non è raro il caso in cui un cittadino extracomunitario abbia un congiunto disposto a donare, ma residente all'estero e cittadino di un paese che non dispone di una convenzione sanitaria con l'Italia. In tali circostanze, se le spese sanitarie sono a carico del donatore (o del ricevente) spesso capita che questi non possano permettersele, col risultato che il paziente resta in dialisi (con i costi connessi) e nella lista d'attesa per ricevere un rene da donatore cadavere.

Se tali spese fossero invece poste a carico del servizio sanitario, come chiediamo nella risoluzione, potrebbe verificarsi proprio il caso di un cittadino immigrato che riesce così a ricevere un rene e libera il posto ad un altro cittadino che non ha alternative alla lista d'attesa. Tale scelta comporta in ogni caso un risparmio, perché il costo della dialisi è di gran lunga superiore alle spese relative al familiare donatore.

Non sempre vi sono scelte che portano benefici a tutti e fanno financo risparmiare, ma questo è uno di quei casi, e vale la pena sottolinearlo. E voglio abbracciare le associazioni dei trapiantati, che da tempo ci sollecitavano questa decisione.

Una scelta che aiuta le persone in attesa di trapianto, accogliendo i donatori extracomunitari
Giuseppe Paruolo

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venerdì 23 dicembre 2016

News del 23 dicembre 2016

20161223newsCari tutti, eccoci agli auguri per le festività e al consueto aggiornamento mensile.

Buon Natale e auguri di ogni bene

Non è semplice fare gli auguri in questo clima di crescente preoccupazione e pessimismo, e non solo per le notizie tristi che ci arrivano da varie parti del mondo. C'è confusione, la verità appare celata dietro strati di doppiezza e strumentalità, siamo sommersi da notizie false o distorte. Anche coloro che in buona fede cercano di portare un contributo, finiscono sovente per non comprendersi a vicenda. L'augurio quindi che mi sento di fare è quello di non perdere la speranza, il desiderio di dialogare al di là di ogni steccato, la voglia di impegnarsi per costruire un mondo migliore. Speriamo davvero di riuscirci, e in ogni caso l'importante è non smettere mai di crederci e di provarci. Buon Natale, dunque, e il meglio per l'anno che sta per cominciare.

Varato il bilancio della Regione

I principi ispiratori della manovra di bilancio 2017-2019 possono essere così sintetizzati: pressione fiscale invariata; contenimento delle spese di funzionamento; attuazione delle scelte fondamentali del programma di mandato. Le priorità di spesa: potenziamento degli interventi sullo stato sociale attraverso il fondo per la non autosufficienza; mantenimento dei fondi sulle politiche sociali a fronte della riduzione delle risorse statali; investimenti in particolare contro il dissesto idrogeologico, per le infrastrutture viarie e il trasporto pubblico locale. In particolare, ci sono 45 milioni di euro sulla messa in sicurezza del territorio, la protezione civile, la prevenzione e tutela ambientale e della montagna. Prosegue l'impegno riguardante gli investimenti sulla viabilità locale, di valorizzazione delle risorse naturali e culturali, riqualificazione urbana delle città, riduzione del digital divide. Segnalo anche l'attenzione riservata all'artigianato, con l'obiettivo di restituire centralità al settore ed alla micro e piccola impresa, sostenendone lo sviluppo e l'integrazione tra saperi tradizionali, innovazione e nuove tecnologie.
Nel contesto della manovra di bilancio ho presentato un emendamento, approvato, per finanziare la legge sulle Pro-loco di cui sono stato primo firmatario. Ho inoltre sottoscritto altri emendamenti che sono stati inseriti nella legge per il sostegno all'editoria, alle politiche per la montagna, per la viabilità e infrastrutture regionali, per il sostegno all'artigianato, per il supporto dei non udenti, per le politiche di prevenzione ed educazione sul tema sicurezza, per le rievocazioni storiche, per il sostegno alle attività educative e aggregative a favore degli adolescenti, sui fondi per le politiche forestali e per il finanziamento per le biblioteche.

La legge sul contrasto alla povertà

La Regione Emilia-Romagna ha varato una legge che prevede un sostegno economico per persone e famiglie povere che si impegnino in progetti di impegno sociale o inserimento lavorativo. Questo sostegno è stato definito "reddito di solidarietà" e prevede, per chi si impegna in progetti di inserimento, un contributo fino a un massimo di 400 euro al mese per un anno, che potrà essere richiesto da nuclei familiari anche unipersonali, con ISEE pari o inferiore a 3.000 euro. Su questa legge vengono stanziati 35 milioni di euro, che si aggiungono ai 37 milioni dello Stato per il Sostegno all'inclusione attiva (Sia) sul nostro territorio. Potrebbe interessare 80 mila persone, corrispondenti a circa 35 mila nuclei familiari residenti in regione e in condizioni di grave difficoltà economiche: famiglie composte soprattutto da giovani coppie con tre o più figli a carico, single, anziani con bassissimo reddito.

Personalmente credo sia importante che il provvedimento preveda un sostegno finalizzato ad aiutare le persone e le famiglie in difficoltà a superare il momento critico e tornare a camminare sulle proprie gambe. Sono invece molto critico con l'idea che possa esservi un reddito "di cittadinanza", un concetto che rischia di essere deresponsabilizzante, come ho provato a spiegare nel mio intervento che trovate in questo post. Le persone vanno supportate in un quadro di diritti e di doveri che le aiutino a trovare il proprio posto all'interno della comunità. Per questo non concordo con chi dipinge questa legge come una specie di reddito minimo, e credo che invece sarà importante che venga applicata in modo pieno e corretto.

Brevi dalla Regione

Audizione in commissione per acquisire pareri e osservazioni sulla proposta di legge finalizzata a promuovere e valorizzare le associazioni e le manifestazioni di rievocazione storica, riconoscendone il ruolo di promozione culturale.

Auguri di buon lavoro al nuovo Garante delle persone private della libertà personale, Marcello Marighelli, eletto nei giorni scorsi dall'Assemblea e che succede a Desi Bruno, cui va tutto il mio ringraziamento per il lavoro svolto con impegno e passione in questi anni: qui alcuni dati significativi a questo proposito.

Continua a calare la disoccupazione: nei primi nove mesi del 2016 è scesa al 7,1%. Nel terzo trimestre dell'anno aumentano gli occupati: +2,5% che riporta la situazione al di sopra del livello di occupazione pre-crisi (3^ trimestre 2008). Un andamento che premia gli sforzi compiuti fin qui, col Patto per il lavoro ed altro, e su cui occorre perseverare.

Provvedimenti regionali e notizie

Treni: rinnovato oltre il 70% dei treni veloci, arriva sui binari il sesto Vivalto sulla Piacenza-Bologna-Rimini. Ricostruzione e legalità: ai Vigili del Fuoco i mezzi sequestrati nell'inchiesta Aemilia. Ricostruzione: inaugurate le nuove scuole per 156 ragazzi a Camposanto (Mo), finanziamento di circa 7 milioni. Fondo per la non autosufficienza: 471 milioni nel 2016 (più del Fondo nazionale) a sostegno di anziani e disabili. Ammortizzatori sociali: platea più ampia e fondi maggiori per la cassa integrazione in deroga, le risorse passano da 25,5 a 32,5 milioni di euro. Lavoro: nasce la Rete attiva per il lavoro, soggetti privati accreditati collaboreranno con i Centri per l'impiego. Sociale: oltre 30 milioni per il contrasto a povertà ed esclusione sociale, abbattimento barriere architettoniche e aiuti per pagare l'affitto. Misure di sostegno: proroga per tutto il 2017 di esenzione ticket e farmaci gratuiti a cittadini senza lavoro o colpiti dal sisma. Case della salute: in Emilia-Romagna sono 84, programmate altre 38, per circa 52,6 milioni di euro. Sanità: 2.581 nuovi medici, infermieri, operatori, per un investimento da 25 milioni. Midollo osseo: donazioni in crescita, iscritto il potenziale donatore numero 4.000. Specializzazione medica: 35 contratti di formazione specialistica in più, rispetto a quelli statali, finanziati con 875 mila euro di risorse regionali. Nuovo Fascicolo Sanitario Elettronico: online dal 13 dicembre, attivati finora 260.727 fascicoli, perlopiù da donne tra i 30 e i 44 anni. Mangiare più informati: dal 13 dicembre obbligatoria l'etichetta con tutte le informazioni nutrizionali. Agricoltura: riduzione dei gas serra con il progetto Climate ChangER. Energia: al via dal 1° gennaio 2017 il Programma regionale per le Diagnosi energetiche PMI. Imprese: 19 progetti selezionati per il premio "Innovatori responsabili", le migliori esperienze realizzate sui temi dello sviluppo sostenibile. Startup innovative: oltre 2 milioni per 30 progetti finanziati col Programma operativo regionale Fesr 2014-2020. Cinema e audiovisivi: finanziati percorsi per oltre 300 persone con un investimento di 900 mila euro. Premio Cassin: consegnato in Assemblea legislativa il riconoscimento a tre neolaureate con tesi in materia di diritti umani. Siamo nati per camminare 2017: adesioni entro il 20 gennaio alla campagna regionale per la mobilità sostenibile.

Bocciata la riforma costituzionale

Al referendum del 4 dicembre ha prevalso in modo netto il "no" alla riforma costituzionale. Chi, come me, pensava che fosse una buona occasione per far fare un passo avanti alle istituzioni italiane, è dispiaciuto perché la ritiene un'occasione mancata. Ma anche tanti che l'hanno respinta ora sono di fronte al problema di costruire un'alternativa credibile a ciò che hanno rifiutato. Si è aperta una fase ancor più complicata (se mai ce ne fosse stato bisogno) della politica italiana, e si tratta di comprendere quali proposte andranno a confrontarsi alle elezioni politiche, che non potranno tanto tardare.

La questione dei vaccini è segno di un problema ampio

Come ho già detto il mese scorso, la Regione ha stabilito che per accedere ai nidi d'infanzia occorre aver ottemperato all'obbligo vaccinale. L'obiettivo è affrontare un fenomeno che ci ha portato al di sotto delle soglie di sicurezza per l'immunità di gregge, visto che in Emilia-Romagna la copertura è scesa sotto al 95% richiesto. Credo che il rifiuto di vaccinare i propri figli, con le conseguenze sulla salute di tutta la comunità, sia in realtà segno di un problema più ampio che si pone nel confine fra le ragioni dell'individuo e quelle della collettività, fra gli argomenti della scienza e la disinformazione. Ho scritto un articolo uscito sul n. 51 de "Il Mosaico" che trovate a questo link.

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Un caro saluto e alla prossima,
Giuseppe

News del 23 dicembre 2016
Giuseppe Paruolo

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